L'halibut è un pesce piatto che può raggiungere dimensioni ragguardevoli; è tipico dei mari freddi settentrionali e la sua pesca riveste un'importanza fondamentale per l'economia del commercio ittico in vari paesi. Le carni dell'halibut sono note per la relativa magrezza e digeribilità.
Nei paesi nordici, l'halibut è considerato la fonte alimentare ittica per eccellenza.L'halibut è un pesce appartenente alla famiglia Pleuronectidae e al Genere Hippoglossus. Ne esistono diverse Specie, ma le più pescate sono senz'altro la hippoglossus (Oceano Atlantico). Ad ogni modo, come spesso accade nella classificazione "volgare", la forma dell'animale può trarre in inganno e forviare dal giusto inquadramento; infatti, scrutando i vari esemplari di "halibut" catturati in tutto il mondo, ci si rende conto che, in realtà, non tutti rientrano nel Genere Hippoglossus.
L'etimologia del termine HALIBUT deriva dall'unione dei sostantivi anglosassoni haly, o meglio, holy (che significa "santo") e butt (che vuol dire "piatto"). In pratica, halibut (halybutt) è un termine che si traduce in "pesce piatto santo", chiaro riferimento alla sua forma e all'importanza che riveste nei banchetti delle festività di natura religioso Cattolica.
L'halibut ha una carne molto magra, ipocalorica, con molte proteine e priva di carboidrati. D'altro canto, le informazioni sul profilo chimico dei peptidi e dei grassi non sono ancora ben note.
E' verosimile ipotizzare che siano presenti tutti gli amminoacidi essenziali, in quantità tali da poter definire un "alto valore biologico" delle rispettive proteine.
Inoltre, il rapporto degli acidi grassi non è per niente chiaro; trattandosi di un pesce nordico, è possibile che vanti un buon contenuto in acidi grassi polinsaturi essenziali del gruppo omega 3. D'altro canto, con soli 3,5g di lipidi complessivi ogni 100g di parte edule, difficilmente l'halibut potrà costituire una fonte ESCLUSIVA di questi lipidi essenziali nella dieta umana.
Il profilo vitaminico e salino rimangono ancora da definire.
L'halibut è un alimento che si presta a qualsiasi regime nutrizionale, eccezion fatta per alcune forme di ipersensibilità in nessun modo correlate alle più diffuse malattie del metabolismo.
La frequenza di consumo dell'halibut può essere settimanale (anche 2 volte), in porzioni che oscillano dai 150 ai 300g (170-340kcal).
Composizione per: 100g di Halibut - Valori di riferimento delle Tabelle di Composizione degli Alimenti INRAN
Parte edibile | 80% | |||
Acqua | 74.5g | |||
Proteine | 20.6g | |||
Amminoacidi prevalenti | - | |||
Amminoacido limitante | - | |||
Lipidi TOT | 3.5g | |||
Acidi grassi saturi | - g | |||
Acidi grassi monoinsaturi | - g | |||
Acidi grassi polinsaturi | - g | |||
Colesterolo | 50.0mg | |||
Carboidrati TOT | tr | |||
Amido | 0.0g | |||
Zuccheri solubili | 0.0g | |||
Fibra alimentare | 0.0g | |||
Fibra solubile | 0.0g | |||
Fibra insolubile | 0.0g | |||
Energia | 114.0kcal | |||
Sodio | - mg | |||
Potassio | - mg | |||
Ferro | - mg | |||
Calcio | - mg | |||
Fosforo | - mg | |||
Tiamina | - mg | |||
Riboflavina | - mg | |||
Niacina | - mg | |||
Vitamina A | - µg | |||
Vitamina C | tr | |||
Vitamina E | - mg |
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