Le ricerche condotte dall’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione hanno dimostrato come sia infondata la convinzione che i cibi surgelati contengono una minor quantità di nutrienti rispetto agli alimenti freschi; al contrario hanno rivelato, ad esempio, che i carciofi dopo tre giorni a temperatura ambiente perdono il 30% della vitamina C, mentre negli asparagi e nei broccoli c’è una diminuzione dell’80% e addirittura negli spinaci dopo solo due giorni c’è una perdita del 75%. La ricerca mostra dunque come i prodotti surgelati siano più completi dal punto di vista nutrizionale e la ragione è semplice: le verdure vengono raccolte, pulite, lavate, scottate in acqua bollente o a vapore e in ultimo surgelate in poche ore, così da mantenere intatti tutti i suoi valori nutrizionali e l’apporto vitaminico grazie al freddo intenso. Ovviamente il discorso vale anche per il pesce che viene pescato, pulito lavato e surgelato direttamente a bordo delle imbarcazioni. Proprio per questo molti nutrizionisti sono concordi nel considerare gli ortaggi surgelati nutrienti quanto quelli freschi. Inoltre, il consumo di vegetali surgelati è preferibile al consumo di vegetali freschi che provengono da coltivazione forzata in serra, in quanto le piante sottoposte a questo tipo di coltivazione perdono gran parte delle proprietà antiossidanti.
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